lunedì 26 marzo 2012

“Fiera degli Antichi Sapori”: Cattolica e il turismo enogastronomico

Locandina Edizione 2012
di Gloria Sdogati

Anche quest’anno, in coincidenza con il week end di Pasqua, Cattolica rinnova il suo appuntamento con la tradizione enogastronomica locale e nazionale attraverso la “Fiera degli Antichi Sapori di Terra e di Mare”. Dal 6 al 9 Aprile prossimi infatti il centro cittadino ospiterà la consueta mostra, degustazione e vendita di prodotti tipici enogastronomici ed artigianali della zona e di tutta la penisola.
Si riconferma così il gradimento di pubblico ed operatori del settore per la manifestazione, giunta ormai alla sua ventottesima edizione. Come nelle precedenti occasioni saranno circa un centinaio le aziende partecipanti, che esporranno prodotti tipici alimentari di produzione propria; i primi turisti della stagione potranno così passeggiare per le vie del centro cittadino “assaporando” un gusto inconsueto delle vacanze al mare; anche quest’anno l’affluenza media giornaliera prevista alla manifestazione è di circa 10.000 persone. Questi dati fanno dell’evento la maggior manifestazione di prodotti tipici della Riviera, presentata anche in trasmissioni televisive specializzate come le rubriche dei tg nazionali “Eat-Parade” (Tg2) e “Gusto” (Tg5).
Così anche Cattolica, tradizionalmente meta delle vacanze al mare delle famiglie, si colloca tra le località elette del turismo enogastronomico, nuova corrente che si sta rapidamente imponendo come motore dell’industria turistica nazionale. Lo dimostra la sempre crescente partecipazione a saloni, workshop, borse, fiere incentrate su questo nuovo filone del turismo che, a loro volta, si moltiplicano ovunque. Stando alle stime della Coldiretti attualmente il circuito del turismo enogastronomico nel nostro Paese vale 5 miliardi di Euro, cifra destinata a crescere nei prossimi anni. D’altra parte l'Italia è l'unico paese al mondo a poter offrire 172 prodotti a denominazione di origine protetta (Dop/Igp), 469 vini a denominazione Doc/Docg/Igt valorizzati fra l’altro durante l'estate nelle città del vino (546 comuni), dell'olio (284), del biologico (60) e del pane (42) o lungo le 135 strade del vino e dei sapori che percorrono praticamente tutto lo Stivale.
La produzione alimentare ed enologica nazionale diventa così espressione di piacere ma anche di cultura, affondando le proprie radici nella storia del nostro Paese e diventando manifestazione artistica attraverso la sapiente lavorazione da parte di maestri della ristorazione. Cultura e piacere che sono da sempre obiettivi ricercati da chi sceglie l’Italia in generale e la riviera romagnola in particolare come meta delle proprie vacanze. I nostri prodotti tipici sono ormai ritenuti la nuova espressione del Made-in-Italy tanto da diventare il più ricercato ed apprezzato souvenir delle vacanze.
Si apre quindi sotto il migliore degli auspici una “nuova” stagione turistica per la riviera, caratterizzata oltre che delle tradizionali attrattive del mare e dei divertimenti anche da una ricca offerta di proposte per i cultori del mangiare e del bere di qualità.

Testo a cura di Gloria Sdogati

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